LA SOCIETA' DI OGGI
La società in cui viviamo oggi appare insensibile dinanzi a certe caratteristiche essenziali dell’agire umano, al punto che le competenze, la cultura, le capacità emotive e relazionali restano silenti e non sfruttate. Allo stesso modo, anche la voglia di agire e di migliorare il mondo che ci circonda rimane relegata dentro ciascuno di noi, rendendoci inerti ed incapaci di esprimere ad alta voce il nostro disappunto verso ciò che ci sembra ingiusto, rassegnati all’inesorabile passare del tempo.
Quotidianamente veniamo trascinati dai meccanismi imposti dalle “regole” della società moderna, vincolati sempre più dai nostri impegni lavorativi mentre ci sforziamo per poter raggiungere un livello di benessere sufficiente da farci sentire sereni ed – in rari casi, forse – appagati economicamente. Tutto ciò ha determinato uno scollamento siderale tra la società istituzionale, governata da vecchie e radicate logiche, e i veri bisogni della cittadinanza. Disoccupazione, pressione fiscale, svilimento della cultura e della meritocrazia hanno generato sfiducia nei confronti delle Istituzioni ed un profondo senso di frustrazione e incertezza. Viviamo in una società che non riesce a stare al passo con i tempi, a garantire il benessere e la giustizia sociale. Viviamo in un Paese fatto di egoismi, di paura ed odio verso il prossimo.
Viviamo in un Paese incapace di progettare e di vedere oltre i suoi confini. Come è possibile che una società, in grado di esprimere benessere e crescita economica fino a 30-40 anni fa, si ritrova oggi ad essere fanalino di coda d’Europa dal punto di vista sia economico che sociale? Se da un lato i decisori politici non sono stati in grado di interpretare e realizzare il cambiamento avvenuto nella società, dall’altro non possiamo negare che la società di oggi è anche il frutto del nostro essere inermi, dell’incapacità di dedicare giorno per giorno un po’ del nostro tempo a migliorare il mondo. Non si tratta di colpevolizzarsi, ma semplicemente di ammettere con onestà intellettuale che ciascuno di noi ha sperato che la politica fosse da sola capace di interpretare il cambiamento, fidandoci della presunta competenza dei politici di turno. Tuttavia il mondo moderno è divenuto troppo complesso e la sua velocità di cambiamento richiede sforzi maggiori, competenze nuove e valutazioni approfondite.
E’ giunto quindi il momento che la società civile intervenga in soccorso alla politica divenendo essa stessa parte integrante del cambiamento che immagina ed intende costruire.