Nuovo Orizzonte Italia nasce a novembre 2019 dal presupposto che oggi più che mai è necessario che la scena politica italiana si arricchisca di nuovi protagonisti, outsiders provenienti dalla società civile e professionale.

La società italiana non riesce a stare al passo con i tempi, a garantire il benessere e la giustizia sociale che i cittadini meritano e pretendono legittimamente. 

Questo scollamento evidente tra la società istituzionale e i bisogni della cittadinanza provoca ingiustizia sociale. Pressione fiscale, disoccupazione, svilimento della meritocrazia, della cultura e delle relazioni umane hanno generato sfiducia nei confronti delle istituzioni ed un profondo senso di frustrazione e incertezza.

Nuovo Orizzonte Italia nasce a novembre 2019 dal presupposto che oggi più che mai è necessario che la scena politica italiana si arricchisca di nuovi protagonisti, outsiders provenienti dalla società civile e professionale.

La società italiana non riesce a stare al passo con i tempi, a garantire il benessere e la giustizia sociale che i cittadini meritano e pretendono legittimamente. 

Questo scollamento evidente tra la società istituzionale e i bisogni della cittadinanza provoca ingiustizia sociale. Pressione fiscale, disoccupazione, svilimento della meritocrazia, della cultura e delle relazioni umane hanno generato sfiducia nei confronti delle istituzioni ed un profondo senso di frustrazione e incertezza.

I decisori politici non sono stati, e non lo sono tutt’ora, in grado di interpretare e realizzare il cambiamento avvenuto nella società.

E allora non resta che cambiare le cose. È un dovere della nostra generazione offrire una nuova visione del futuro al Paese: non vogliamo rassegnarci all’inesorabile passare del tempo correndo il rischio di restare inermi, in attesa che qualcuno o qualcosa possa finalmente stravolgere il contesto in cui viviamo. E invece tocca a NOI provare a cambiarlo. Quando si tratta di rimboccarsi le maniche ed incominciare a cambiare vi è un prezzo da pagare, ed è allora che la stragrande maggioranza preferisce lamentarsi piuttosto che fare.

Se vogliamo coltivare la speranza di un futuro prospero dobbiamo spenderci in prima persona affinché questa speranza diventi realtà. Questo imperativo rappresenta una grande sfida che non resterà circoscritta ad un gruppo ristretto di volontari bensì aspira a coinvolgere tutta la società civile che auspica da tempo questo cambiamento, da Nord a Sud, senza distinzione d’età o classe sociale.

I decisori politici non sono stati, e non lo sono tutt’ora, in grado di interpretare e realizzare il cambiamento avvenuto nella società.

E allora non resta che cambiare le cose. È un dovere della nostra generazione offrire una nuova visione del futuro al Paese: non vogliamo rassegnarci all’inesorabile passare del tempo correndo il rischio di restare inermi, in attesa che qualcuno o qualcosa possa finalmente stravolgere il contesto in cui viviamo. E invece tocca a NOI provare a cambiarlo. Quando si tratta di rimboccarsi le maniche ed incominciare a cambiare vi è un prezzo da pagare, ed è allora che la stragrande maggioranza preferisce lamentarsi piuttosto che fare.

Se vogliamo coltivare la speranza di un futuro prospero dobbiamo spenderci in prima persona affinché questa speranza diventi realtà. Questo imperativo rappresenta una grande sfida che non resterà circoscritta ad un gruppo ristretto di volontari bensì aspira a coinvolgere tutta la società civile che auspica da tempo questo cambiamento, da Nord a Sud, senza distinzione d’età o classe sociale.

Se vogliamo tuttavia coltivare la speranza di un futuro prospero per il nostro Paese dobbiamo spenderci in prima persona affinché questa speranza diventi realtà. In altre parole, dobbiamo prenderci la responsabilità di questo cambiamento! Questo imperativo oggi rappresenta NOI, consapevoli che trattasi di una grande sfida che non vuole restare circoscritta ad un gruppo ristretto di volontari bensì aspira a coinvolgere tutta la società civile che auspica da tempo questo cambiamento, da Nord a Sud, senza distinzione d’età o classe sociale. 

Quello che vogliamo è proporre un modello politico poggiato su solide basi di Coesione e Solidarietà, senza perdersi in contrapposizioni prive di reale sostanza. 

E’ tempo di uscir fuori dal letargo e di mettere da parte gli egoismi, la pochezza e la mediocrità dei decisori attuali. E’ necessario costruire una visione del prossimo futuro, che metta insieme tutti gli aspetti della società, definendo delle azioni durature nel tempo.

Se vogliamo tuttavia coltivare la speranza di un futuro prospero per il nostro Paese dobbiamo spenderci in prima persona affinché questa speranza diventi realtà. In altre parole, dobbiamo prenderci la responsabilità di questo cambiamento! Questo imperativo oggi rappresenta NOI, consapevoli che trattasi di una grande sfida che non vuole restare circoscritta ad un gruppo ristretto di volontari bensì aspira a coinvolgere tutta la società civile che auspica da tempo questo cambiamento, da Nord a Sud, senza distinzione d’età o classe sociale. 

Quello che vogliamo è proporre un modello politico poggiato su solide basi di Coesione e Solidarietà, senza perdersi in contrapposizioni prive di reale sostanza. 

E’ tempo di uscir fuori dal letargo e di mettere da parte gli egoismi, la pochezza e la mediocrità dei decisori attuali. E’ necessario costruire una visione del prossimo futuro, che metta insieme tutti gli aspetti della società, definendo delle azioni durature nel tempo.

Quello che vogliamo è riuscire ad avvicinare le istituzioni ai cittadini e i cittadini all’azione politica, in modo partecipe e costruttivo. Per farlo è imprescindibile partire dai contenuti ma valutarli con nuovi punti di vista al fine di proporre nuove soluzioni dotate del carattere della concretezza.

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